Una squadra distante dalla città

Dopo serate come quella di ieri ci si accorge come l’Hellas Verona sia staccato dalla città.

I fischi a fine partita, i tifosi che a squarciagola invitano i giocatori a rientrare negli spogliatoi al termine dei novanta minuti sono sintomo che qualcosa si è rotto.

La squadra vive da settimane confinata a Peschiera, il muro degli allenamenti a porte chiuse rende impossibile il contatto con i calciatori, e ne risulta un gruppo che vive in un mondo parallelo staccato dalla realtà.

Perché invece non aprire le porte agli allenamenti (non sembrano esserci particolari tattiche o scelte da nascondere)? perché non dimostrare ai sostenitori che la battaglia per la serie A la si deve fare insieme? Storicamente il pubblico Scaligero è il dodicesimo giocatore in campo, un punto di forza per i colori gialloblù e non un limite.

Perché non portare sistematicamente la squadra all’antistadio per riallacciare il rapporto con la città? Perché non favorire un confronto costruttivo tra le parti?

Domenica ci aspetta una partita importante, un derby con il Brescia che deve essere preparato al meglio. Sarà un match che nel bene o nel male si rivelerà crocevia di importanti scelte future, quale migliore occasione per una rifinitura in zona Bentegodi?

Stefano Pozza

Fonte foto: Hellasverona.it

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