Zac: no rinnovo, no Hellas. Ma nemmeno Champions

Mattia Zaccagni un po’ come Silvestri e pure Ivan Juric. Hanno sognato una big, palcoscenici da Champions, un salto in avanti importante per la loro carriera. E invece il portiere è finito a Udine, che ha poco da invidiare al Verona di oggi, e il tecnico ad una nobile decaduta del calcio italiano. Zaccagni sognava la coppa dei campioni, la Lazio, il Milan, è stato ad un passo dal Napoli, anzi con il senno di poi sarebbe stato meglio cederlo a gennaio con effetto a giugno, stile Rrahmani. Soldi sicuri, più di quelli che possono entrare adesso e meno lavoro in questo periodo già molto stressante per D’Amico & co. Ed invece Zaccagni è ancora al Verona, con un contratto sempre più vicino al gong, con le big che non vogliono (e non possono) spendere soldi, e con l’unica pretendente rimasta che si chiama Fiorentina, che già da qualche stagione gioca per la salvezza.
Per carità, tutti e tre guadagneranno di più di quello che avrebbero preso a Verona e per Juric in gioco ci sono anche le ambizioni (che spesso fanno rima con debiti) di Cairo, maggiori di quelle di Setti. Però quello che il tifoso chiama romanticismo, attaccamento alla maglia, amore eterno, chiamatelo come volete, che sappiamo non esistere più in questo calcio, oggi si trasforma in fretta, presunzione, pretesa. E in pezze che spesso sono peggio del buco. Anche perché, è bene ricordarlo, non tutti fanno Donnarumma di cognome.

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

3 COMMENTS

  1. In questo caso deve ringraziare il suo procuratore, che già a dicembre aveva messo in giro voci di richiesta di grandi squadre da coppe europee. Poi tutti sanno come è andata il ritorno giocato da Zaccagni è stato modesto e questi sono i risultati. Forse era meglio stare zitti ed essere realisti sordse il giocatore non è da grande club.

  2. Sono abbastanza convinto che,in assenza di Juric,l’operazione si sarebbe chiusa a gennaio col napule. Col senno di poi sarebbe stata la cosa giusta da fare,però non si poteva prevedere che il rendimento di Zac e della squadra sarebbe calato così vistosamente nel girone di ritorno. Se avesse mantenuto il livello dell’andata qualcuno che ti da 15 mil lo avresti trovato anche adesso. Ora probabilmente dovremo accettare qualche contropartita tecnica per non rischiare di perderlo a parametro zero. L’importante è che non siano scarti o giocatori inutili o peggio ancora avanti con gli anni. Qualche giovane del vivaio viola + soldi non mi dispiacerebbe come scelta.

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