Torna di moda lo scambio Di Carmine-Torregrossa

Samuel Di Carmine è sempre più lontano da Verona. L’attaccante fiorentino non rinnoverà il contratto e a giugno sarà libero di svincolarsi a parametro zero.
D’Amico ha provato a piazzarlo già a settembre, con una trattativa che vi abbiamo raccontato in esclusiva (https://www.hellasnews.it/di-carmine-per-torregrossa-si-puo-fare/), che si è arenata con il Brescia solo perché Cellino ha chiesto parecchi milioni oltre al cartellino di Di Carmine.
Oggi a Brescia le cose sono cambiate. C’è una squadra in difficoltà in zona gol. C’è un nuovo allenatore, Dionigi, che spinge per avere un bomber da affiancare a Donnarumma. Ma soprattutto c’è Torregrossa ai ferri corti con la società. Le prime due giornate di campionato lasciato fuori per punizione, la fascia di capitano tolta e affidata a Bisoli, i messaggi social eloquenti del giocatore contro Cellino. Oggi Ernesto Torregrossa è sul mercato e i 10 milioni chiesti mesi fa sono già diminuiti. Se poi nell’affare rientreranno i cartellini di Ragusa, oggi in un prestito molto positivo a Brescia, e Di Carmine, allora la cifra abbasserà ulteriormente.
Tra l’altro Torregrossa entrerebbe in lista vivaio, perché è stato di proprietà del Verona dal 2010 al 2013 con prestiti vari (Siracusa, Monza, Como e Lumezzane), ma rimanendo sempre di proprietà. È quindi da considerarsi formato nel settore giovanile del club.
I presupposti ci sono tutti. Ora resta da convincere Cellino.

Damiano Conati

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